martedì 10 aprile 2012

Intervista a Paola Zannoner

Di Simona Baldanzi
 
Sul tuo blog accenni al tuo impegno nel LIBERFEST, che si terrà su Firenze e provincia, dal 30 maggio al 2 giugno 2012.  Scrivi “Si tratta di un Festival per i giovani lettori dai 14 ai 20 anni, associato al concorso Libernauta che si tiene da 12 anni nelle biblioteche della provincia fiorentina. Sarà il primo Festival dedicato esclusivamente ai ragazzi della scuola superiore, con letture, incontri, spettacoli, mostre. Parteciperanno molti amici di Libernauta, come giovani e promettenti scrittori, giornalisti, e anche attori, registi, cantanti appassionati di lettura, che per il Liberfest inventeranno spettacoli speciali. Ma soprattutto parteciperanno i lettori, saranno premiati i lettori e saranno messi in gioco i lettori!” Ci vuoi spiegare meglio di cosa si tratta, chi sono i partner, i luoghi e gli scopi del progetto?
Liberfest è un festival dei lettori giovani. Sono loro infatti i protagonisti di questa kermesse di tre giorni che si terrà a Firenze e Scandicci, nelle biblioteche che fanno parte della rete provinciale (quindi le Oblate a Firenze, biblioteca dell'Isolotto, Sesto, Scandicci), nelle scuole superiori che hanno aderito al progetto, nelle librerie fiorentine, e nei luoghi cittadini che ospiteranno le diverse iniziative (Caffé delle Murate, Cinema Odeon, Auditorium Santa Apollonia, etc.). Stiamo lavorando da molti mesi con tutti i soggetti interessati al progetto: la Regione, la Provincia di Firenze, il Comune di Firenze e Scandicci Cultura, lo SDIAF (rete bibliotecaria dell'area fiorentina)e lo SDIMM (sistema del Mugello), le scuole superiori, la Tramvia. Il plurale che uso è per indicare il gruppo di lavoro formato da il comitato organizzatore di Libernauta (vedi www.libernauta.it)  il comitato scientifico del Festival, formato da me, Giorgio van Straten, Marino Sinibaldi, Enzo Filenio Carabba. Nel progetto sono entrati come partner, oltre agli enti citati, Radio 3, Controradio e La Repubblica. Lo scopo del progetto è promuovere, valorizzare, accrescere la lettura, evidenziare il ruolo centrale che quest'attività ha nella società contemporanea, rendere i giovani lettori fieri di essere lettori.

domenica 8 aprile 2012

Un'inedita fiducia

L'incartauova, di Simona Baldanzi
Pubblicato su l'Unità Toscana il 7 aprile 2012

Il festival dell’inedito non s’ha da fare. Dopo il ritiro di partner come Siae, Mondadori, Rizzoli, Tuttolibri, Radio Rai Tre e alcuni scrittori giurati, l’assessore Cristina Giachi, scrive agli organizzatori per ritirare il patrocinio del comune di Firenze. L’organizzatore Acciari, ha deciso di sospendere il festival. Cosa è successo? È stato delegittimato dal dibattito del web, dal blog di Scrittori in Causa, dalla lettera di scrittori fiorentini estesa e sostenuta da molti scrittori di tutto il paese. L'obiettivo non dichiarato di questo festival era fare cassa sui sogni e le aspirazioni di chi scrive visto che si chiedeva un totale di oltre 600 euro per poter partecipare “all’ascolto reciproco” fra addetti ai lavori e “scrittori sommersi”. Ma ora che s’è ottenuto l’annullamento del festival cosa altro voglio dire? Questo scontro ha messo in luce un’inedita fiducia a catena priva di fondamento. Il comune ci sta, se ci sta anche l’altro partner di prestigio, lo scrittore ci sta se c’è anche quella casa editrice o quel media importante. Ma qualcuno dei partecipanti si era posto il problema di leggere il regolamento? Chi si propone come soggetto culturale, può permettersi di firmare in bianco? Noi di Scrittori in Causa lo denunciamo sul blog da quasi due anni. Fare attenzione alle clausole, ai contratti e combattere le cattive abitudini editoriali è fare cultura. E leggere è sempre una buona abitudine generale oltre al primo consiglio per ogni scrittore, esordiente o meno.

venerdì 6 aprile 2012

Sospeso il Festival dell'Inedito

Cronaca della fine

Grazie al primo agguerrito post di Chiara Beretta Mazzotta pubblicato su Bookblister il 27 marzo, cui hanno dato seguito dettagliate segnalazioni e ulteriori approfondimenti di numerosissimi blog (tra cui Scrittori in Causa) e siti letterari, si è diffuso un crescente, spontaneo e compatto fronte di opposizione al Festivaldell'Inedito, un progetto organizzato dalla Acciari Consulting che vantava partner e ospiti letterari prestigiosi, ma che è stato ritenuto dagli oppositori (moltissimi anche dai social nework) non solo eccessivamente esoso per chi si fosse iscritto (630 euro circa), ma anche palesemente ambiguo dal punto di vista comunicativo, presentandosi come un'operazione culturale aperta a tutti mentre si trattava di un'iniziativa a evidente scopo di lucro assimilabile a un'agenzia letteraria che fornisce servizi a pagamento, ma anche considerando le numerose contraddizioni tra l'accogliente e a tratti fuorviante presentazione sul sito e invece le numerose clausole capestro del Regolamento Generale del progetto.


2 aprile

L'opposizione confluisce in un appello ufficiale, presentato da Vanni Santoni, Giorgio Vasta, Alessandro Raveggi e Andrea Libero Carbone, all'attenzione del Comune di Firenze (patrocinatore del Festival), in cui si chiede al Comune, con precise motivazioni, di ritirare il patrocinio al Festival dell'Inedito.
L'appello, che da subito riscontra in rete una diffusione rapida e estesa a tutta Italia, raccoglie velocemente l'adesione di centinaia di persone, tra cui scrittori anche molto noti che hanno contribuito ad attirare l'attenzione della stampa, locale e poi nazionale, che ha cominciato finalmente a dare spazio alla vicenda.

lunedì 2 aprile 2012

A Firenze meglio un festival letterario vero

Finalmente una presa di posizione forte e chiara sulla penosa vicenda del Festival dell'Inedito. Invitiamo tutti a leggere e ad apporre la propria firma tra i commenti. Firmiamo questo appello perché iniziative come il Festival dell'Inedito non siano mai più considerate normali.

A Firenze meglio un festival letterario vero

Lettera aperta di scrittori fiorentini (e non).

Gentile Sindaco e Assessore alla Cultura Matteo Renzi,
Gentile Assessore all’Università, Ricerca e Politiche giovanili Cristina Giachi
Gentile amministrazione del Comune di Firenze,
Gentili redazioni di giornali, magazine e radio nazionali e locali,

apprendiamo dalla stampa nazionale e locale la nascita del “Festival dell’Inedito”, iniziativa con sede a Firenze che dichiara promuovere i nuovi talenti e lo scouting letterario, previo però pagamento di cospicue quote di iscrizione da parte dei partecipanti.
L'entità di tali quote e le modalità stesse del procedimento di selezione mostrano a nostro avviso come l'obiettivo non dichiarato di questo concorso sia fare cassa sui sogni e le aspirazioni di chi scrive: ai 130 € (+IVA) richiesti per la prima fase di selezione, con i quali i concorrenti sostanzialmente acquistano una scheda di lettura della loro opera, si aggiungono infatti altri 400 € (+IVA), destinati tra altre cose al noleggio di uno spazio espositivo di cui si fatica a capire l’utilità.

Crediamo che iniziative come questa riflettano quello che sta accadendo a una parte della produzione culturale italiana: la dismissione della selezione intellettuale intesa come valore e l’ostracizzazione della scelta critica in favore di pratiche di valutazione, promozione e pubblicazione a pagamento.
Se una città davvero aspira a essere comunità libera di scambio tra scrittori, ha il dovere promuovere e patrocinare iniziative di qualità dove scrittori e aspiranti possano veramente – e senza balzelli di sorta – entrare in contatto, e rifiutare quegli eventi che puntano innanzitutto a riscuotere denaro da chi coltiva un sogno.