giovedì 20 marzo 2014

Contratti e collaborazioni tra autori e traduttori

Seguiamo da anni l'ottimo lavoro di STRADE - Sindacato Traduttori Editoriali, al quale rimandiamo con fiducia tutti gli autori e i traduttori che si mettono in contatto con noi per questioni (legali e non) riguardanti il delicatissimo lavoro di traduzione, purtroppo decisamente sottovalutato nel nostro paese, al contrario per esempio della Francia, dove i traduttori non solo vengono pagati congruamente per il difficile e cruciale lavoro che svolgono, ma dove esistono anche diverse sovvenzioni e incentivi statali per sostenere e, appunto, incentivare i lavori di traduzione editoriale.

Ebbene, siamo lieti di dare spazio a un importante progetto di STRADE, volto a sviluppare nel modo più fruttuoso e reciprocamente rispettoso i rapporti professionali tra autori e traduttori, una via alternativa al filtro dell'editore. Ultimamente, anche grazie allo sviluppo del print on demand e alle pubblicazioni digitali, l'incontro diretto tra autori e traduttori sta crescendo e sta reclamando nuove formule contrattuali e nuove modalità di collaborazione professionale.

Il documento che segue, redatto dal sindacato STRADE, dopo un'interessante introduzione alla questione, profila tre diverse modalità di collaborazione e di accordo contrattuale tra autori e traduttori.

Vi invitiamo a leggere e, in caso foste interessati a uno dei tre tipi di contratto, a contattare direttamente STRADE a questo indirizzo email: contratti@traduttoristrade.it, per avere copia del modello di contratto che più individua le vostre esigenze.

Buona lettura.


STRADE – Sindacato Traduttori Editoriali

I contratti stipulati direttamente con gli autori



Con il crescere della tecnologia digitale e delle possibilità di auto-pubblicazione cresce anche il numero di autori che decide di sfruttare le proprie opere personalmente, facendo a meno di un editore. Alcuni decidono di gestire in proprio tutti i diritti, altri una parte. Nel nostro paese aumentano gli scrittori che cedono a un editore i diritti per la pubblicazione in lingua italiana ma si riservano il diritto di fare tradurre la propria opera in altre lingue per venderla autonomamente sui mercati internazionali, a partire da quello anglofono.

Tutti questi scrittori hanno la necessità di cercare direttamente un traduttore, ma bisogna distinguere due casi:

1) Lo scrittore intende pubblicare e vendere direttamente la traduzione sul mercato straniero, nel qual caso dovrà far tradurre il libro per intero.

2) Lo scrittore ha comunque intenzione di cercare un editore straniero per pubblicare la traduzione della sua opera ma ritiene che, facendolo in proprio anziché tramite un editore italiano, possa ottenere maggiori guadagni o soddisfazioni. In questo caso non gli servirà la traduzione dell’intera opera ma gli sarà sufficiente chiedere al traduttore di tradurne una parte, realizzare una sinossi e una scheda di presentazione da sottoporre agli editori stranieri.

Naturalmente queste nuove prospettive aprono maggiori opportunità di lavoro per i traduttori che lavorano verso lingue a larga diffusione mondiale. Per esempio sono molti di più gli scrittori italiani che cercano traduttori verso l’inglese, il francese, lo spagnolo ecc. che non gli scrittori stranieri che cercano un traduttore italiano. Tuttavia anche questi ultimi esistono.

giovedì 6 marzo 2014

Scrittori in Causa a Mi Manda Rai Tre

Il 25 febbraio 2014 Carolina Cutolo di Scrittori in Causa ospite della trasmissione Mi Manda Rai Tre per parlare del caso di un autore, Alfredo Maita, che ha pubblicato con un editore a pagamento (che conosciamo, la MGC Edizioni). L'autore, a due anni dalla scadenza del contratto di edizione non ha ancora ricevuto dall'editore un rendiconto di vendita (nonostante l'art. 130 della legge sul Diritto d'Autore preveda l'obbligo annuale di rendicontare il venduto agli autori), inoltre, sempre a due anni dalla scadenza del contratto, nonostante i ripetuti solleciti dell'autore, l'editore continua a vendere il libro non solo su diversi portali di vendita on line, ma anche sul proprio sito internet.

L'intervento di Scrittori in Causa è a partire dal minuto 10:40.