venerdì 30 marzo 2012

Il Festival dell'Inedito

Ovvero: del confine tra onestà intellettuale e marketing

Il Festival dell'Inedito, come da homepage, è un progetto di “scouting dei nuovi stili e talenti letterari”, che vanta partner istituzionali quali il Comune di Firenze, la SIAE, la Federazione Unitaria Italiana Scrittori e Radio Tre, oltre a diversi prestigiosi collaboratori tra i quali lo scrittore Antonio Scurati, già finalista al Premio Strega.
Sembra si tratti quindi un'iniziativa molto nobile, e leggendo di sfuggita il loro sito questa sensazione viene rafforzata da una presentazione generale accogliente e molto ben confezionata.

Quello che però non viene MAI detto esplicitamente in nessuna parte del sito, è che si tratta di un'iniziativa a scopo di lucro, legittima e assolutamente regolare, ma a scopo di lucro.
Si tratta cioè di un evento organizzato da un'agenzia letteraria che fornisce servizi a pagamento.
Per esempio non compare da nessuna parte il tipico link Chi siamo oppure, in alternativa Cos'è il Festival dell'inedito, che implicherebbero una (forse scomoda) dichiarazione d'identità, ma solo il link Perché un Festival dell'inedito, dove chiaramente si parla degli scopi e delle modalità con cui raggiungerli, ma non si chiarisce mai esplicitamente con chi abbiamo a che fare. Perché no? Si tratta di un'agenzia letteraria che fornisce servizi a pagamento, cosa c'è di male? Niente, a meno che non si tenti di far passare la cosa come un'iniziativa esclusivamente culturale, come un trampolino di lancio per nuovi talenti aperto davvero a tutti.

giovedì 29 marzo 2012

Concorso Radio Uno - Tramate con noi

Sembra un bel giochino di parole il titolo di questo concorso "Tramate con noi".
Poi però, a leggere il regolamento, in particolare l'articolo 14 dello stesso, viene il dubbio che quel tramate sia una velata presa per i fondelli rivolta a chi partecipa. Ecco cosa dice l'articolo:

14) Con l’autore dell’opera vincitrice sarà stipulato un contratto di edizione che prevedrà il riconoscimento in capo all’autore del diritto di percepire una quota percentuale pari al 5% (cinque per cento) calcolata sul prezzo di copertina al netto dell’Iva, sulle copie effettivamente vendute dopo le prime 5000 copie realmente vendute sulla base di resoconti trimestrali della rete distributiva nazionale dell’editore.

Ma stiamo scherzando? Il 5% dalla copia n° 5.000 e neanche progressivo? Posso riscuotere le royalty sono dopo aver venduto 5.000 copie? (Per chi non lo sa sono un'enormità da caso letterario). Chi ci legge e ci conosce sa che siamo contrari all'anticipo detratto dalle future royalty e alla consuetudine dei contratti di edizione per cui l'autore guadagna solo in base ai dati di vendita e non ottiene MAI un compenso una tantum, se non altro per aver ceduto per tot anni la proprietà esclusiva della sua opera. Quindi, il fatto che in questo concorso (in cui l'autore cede "alla casa editrice Minerva Edizioni e a Rai Eri, in esclusiva, per tutta la durata del concorso, il diritto di opzione per l’acquisto dei diritti di sfruttamento dell’opera in ogni sede, forma, modo") addirittura le royalty si comincino a maturare solo dopo aver venduto 5.000 copie, lo consideriamo irrispettoso e avvilente per chiunque accetti di parteciparvi.

Carolina Cutolo
Per Scrittori in Causa
Un doveroso ringraziamento a Daniela Rindi per la segnalazione.