venerdì 25 novembre 2011

Agente sì, ma un po' agenti di noi stessi anche noi

Di Alessandra Amitrano

Sulla figura dell'agente, Michela Murgia ha scritto un ampio e argomentato contributo che abbiamo pubblicato alla fine del mese di giugno.
 
In seguito al contributo della Murgia, ci siamo interrogati: agente sì o agente no? La conclusione a cui siamo arrivati è: ricorrere a un agente non deve corrispondere a un'omissione di conoscenza da parte dell'autore. Facciamo un esempio: anni fa mi si ruppe la lavatrice e chiamai un tecnico. Me la riparò nel giro di una giornata, sostituì un pezzo e mi chiese la bellezza di 80 euro, di cui: 40 per l'intervento e 40 per il pezzo sostituito. Esattamente un anno dopo, la mia lavatrice diede segni del medesimo scompenso, la diagnosi era praticamente identica.

Io, nel frattempo, mi ero fidanzata con uno di quei maschi abilissimi a risolvere ogni bega domestica, dal frullatore che si è inceppato, al termosifone che emette rutti alle quattro del mattino. Anziché richiamare quel tecnico prezzolato, decisi di ricorrere al fidanzato. Dopo cinque minuti di osservazione, dedusse che c'era un pezzo da sostituire. Si recò così in un negozio di pezzi di ricambio per elettrodomestici e, con la modica spesa di 4 euro, acquistò il pezzo (con mia gran sorpresa, mi accorsi che le fattezze di quel pezzo erano identiche a quelle del pezzo sostituito dal tecnico l'anno prima) e, una volta a casa, lo sostituì e la mia lavatrice riprese a funzionare brillantemente.
Dall'elettrodomestica esperienza, dedussi: se, non dico avessi avuto competenza in fatto di lavatrici, ma se solo avessi osservato quel tecnico mentre lavorava; se solo, mettiamo, gli avessi domandato il nome del pezzo rotto e mi fossi tempestivamente collegata a google per cercarlo e capire quanto costava; se, mettiamo un'altra ipotesi ancora, nel momento in cui il tecnico mi diceva che sarebbe tornato nel pomeriggio con il pezzo di ricambio, gli avessi detto: "Non si preoccupi, ritorni pure ma il pezzo vado a comprarlo io, glielo faccio trovare quando torna"... ebbene, con ottime probabilità non mi sarei fatta spennare in quel modo. Ma tutto ciò, ovviamente, non avvenne.
Ritornando all'agente, la vicenda della lavatrice rotta insegna. Con questo non si vuole affermare che l'agente possa essere un cialtrone al pari del tecnico della lavatrice, che falsa cifre e costi, nemmeno che bisogna sostituirsi a lui, ma sicuramente una competenza in merito alle nostre cose, da parte nostra, rimane fondamentale. Seguire il lavoro della contrattazione, conoscere le clausole e le loro conseguenze rimangono, per noi scrittrici e scrittori, requisiti fondamentali.
La delega totale non paga, innanzitutto per un discorso di responsabilità contrattuale di cui abbiamo parlato nell'ultima parte del post La prima volta, in secondo luogo perché tirandoci totalmente fuori dalla contrattazione rinunciamo a delle possibilità che potrebbero giovarci. E' vero che l'agente fa il nostro interesse, ma l'agente non è noi e chi meglio di noi può fare veramente il nostro interesse?
Concludendo: agente sì, ma un po' agenti di noi stessi anche noi.

Alessandra Amitrano