venerdì 23 giugno 2017

Osservatorio sugli EAP alle fiere del libro – Salone di Torino

Prosegue l’indagine di Scrittori in causa sulla presenza degli editori a pagamento alle fiere del libro italiane. Questo osservatorio ha l’intento da una parte di quantificare e confrontare la presenza alle fiere degli editori che praticano la pessima prassi di mettere le spese di pubblicazione sulle spalle degli autori (dei quali si accaparrano anche i diritti sulle opere per tot anni), ma anche di incoraggiare le fiere a alzare il proprio livello culturare e etico, dando spazio solo a editori che NON adottano questa prassi che, oltre che contraria all’art. 118 della Legge sul Diritto d’Autore 633/1941, è un autogol per gli autori, che in pratica in questo modo pagano per lavorare, e un danno per l’editoria tutta, perché editori che selezionano chi pubblicare in base al fatto che pagano e non secondo criteri di qualità, contribuiscono a svuotare e delegittimare il ruolo di soggetto culturale dell’editore e ad abbassare il livello dell’editoria italiana tutta.

Oggi presentiamo il calcolo percentuale di EAP (che comprendono sia gli editori a pagamento puri che gli editori doppio binario, che cioè a volte fanno pagare gli autori e a volte no) sul totale degli espositori presenti al Salone del libro di Torino 2017, ecco quanto è emerso:


Salone del Libro di Torino 2017
Su 768 espositori
EAP e DB 55
Incidenza percentuale 7,16% sul totale

Ed ecco un confronto con gli altri due festival nazionali del 2017, in ordine crescente di incidenza percentuale degli EAP presenti in fiera:



Milano Tempo di Libri
Su 550 espositori 34 EAP, incidenza percentuale 6,18%

Salone del Libro di Torino
Su 768 espositori 56 EAP, incidenza percentuale 7,16%

Firenze Libro Aperto 2017
Su 148 espositori 13 EAP, incidenza percentuale 8,78%

Da questo confronto rileviamo come al Salone del Libro di Torino rispetto a Milano Tempo di Libri (alla sua 1^ edizione) la presenza proporzionale di EAP sia maggiore, probabilmente grazie alla lunga tradizione e al prestigio (trentennali) del Salone, tradizione e prestigio della cui luce riflessa gli EAP si ammantano solo presenziando come stand al Lingotto, e esibendo le proprie pubblicazioni ai lettori ignari delle prassi di sfruttamento degli autori che stanno alla base di tali pubblicazioni. D’altro canto va rilevato come il festival Firenze Libro Aperto presenta la percentuale più preoccupante, tanto più su un numero estremamente più esiguo di espositori. Crediamo che questo sia dovuto in parte ai bassi prezzi di affitto degli stand con cui questo festival ha inaugurato la sua prima edizione, anche perché gli EAP rispondono notoriamente più a variabili economiche che culturali o di altro genere.


Attendiamo a questo punto dicembre per conoscere l'incidenza percentuale di EAP presso un'altra delle maggiori fiere del libro italiane: Più Libri Più Liberi, fiera della piccola e media editoria, che da sempre rappresenta uno dei più evidenti conflitti di interesse dell'editoria italiana: Enrico Iacometti, fondatore e organizzatore della fiera, già presidente del gruppo Piccoli Editori dell'AIE, è un EAP doppio binario con le case editrici Sovera e Armando, e questo nonostante lo statuto dell'AIE (che patrocina la fiera) preveda come condizione per l'iscrizione all'AIE che gli editori sostengano a proprie spese l'impresa editoriale, dunque certo NON a spese degli autori.

Carolina Cutolo


N.B. Le fonti a cui abbiamo attinto per individuare gli editori come EAP puri o EAP doppio binario sono: Writer's Dream, Lipperatura, Software Paradiso e l'archivio contratti di Scrittori in Causa.