Un caso di richiesta di denaro all'autore
dopo la firma di un contratto di edizione che non la prevedeva.
Pubblichiamo la lettera di un'autrice
che, dopo aver rifiutato di pagare un editore che le
chiedeva un impegno all'acquisto di copie, ha firmato una seconda
versione del contratto in cui questo impegno non compariva, ma, dopo
aver firmato, si è vista chiedere ugualmente dall'editore di
acquistare le copie del suo libro, spacciando questa richiesta per
normale prassi di auto-promozione dell'autore, oltretutto come se non
fossero mai intercorsi gli accordi precontrattuali che prevedevano il
rifiuto dell'autrice a pagare all'editore qualunque cifra per
qualunque motivo.
Ringraziamo l'autrice per il consenso
alla pubblicazione e aggiungiamo di seguito la nostra risposta che,
includendo riferimenti alla Legge sul Diritto d'Autore (n.633/1941) e al Codice di Procedura Civile in materia di
contratti, potrebbe risultare utile a quanti si trovassero in una
situazione simile.
Buona lettura!
Buongiorno,
sono una scrittrice esordiente che per ingenuità è incappata in un problema e si trova incastrata e vincolata in un limbo che non si sblocca.
sono una scrittrice esordiente che per ingenuità è incappata in un problema e si trova incastrata e vincolata in un limbo che non si sblocca.
La casa editrice in questione mi ha
contattato proponendomi prima un contratto con obbligo di acquisto di
copie, al mio rifiuto di tale genere di accordo (ho espressamente
ribadito il fatto di non essere interessata a vincoli che mi
obblighino a un onere a mio carico) me ne hanno mandato un altro
senza alcun obbligo di acquisto che ho accettato e firmato.
Dopodiché mi sono ritrovata in questo
spiacevole botta e risposta che vi riporto a seguito:
EDITORE:
Buongiorno,
procediamo con la stampa. I libri
saranno pronti per lunedì.
A tal proposito vorremmo sapere il
numero di copie da riservarle per aggiungerle alla stampa.
I lotti consigliati sono:
nr. 50 copie euro 600,00
nr. 70 copie euro 784,00
nr 100 copie euro 1.040,00
Oltre le 70 copie applichiamo uno
sconto maggiore.
In attesa, saluti
AUTRICE:
2 copie per me sono sufficienti.
EDITORE:
Buongiorno,
il lotto minimo giustificabile sono 50,
come da mail precedente.
Saluti
AUTRICE:
Mi dispiace ma non ho alcun obbligo di
acquisto da contratto
EDITORE:
Buongiorno, il contratto non prevede
obbligo.
Inoltro la sua mail alla direzione per
la valutazione del rapporto. Con il contratto non esiste vincolo di
acquisto copie ma è palese che la casa editrice voglia valutare
anche l'interessamento e la voglia che ha un autore di promuoversi.
Se non è suo interesse pubblicizzarsi in prima persona, il rapporto
non può andare avanti.
Cordiali saluti
AUTRICE:
Certo che mi pubblicizzerò in prima
persona ma in altri modi, quali siti, blog e passaparola. Inoltri
pure, la mia mail. Cordiali saluti
EDITORE:
Inoltriamo alla direzione la sua
richiesta.
Ci preme comunicarle che la promozione
dell'autore è da farsi in libreria. Il mezzo internet è consigliato
semplicemente per farsi conoscere ma non produce alcuna vendita.
Il nostro consiglio è quello di
organizzare presso una libreria la presentazione, incentivando il
pubblico all'acquisto, oppure, promuoversi nelle scuole e
biblioteche.
Le comunichiamo che al momento la
pubblicazione è sospesa.
Saluti
Di qui a ora è passato un anno, non
hanno più risposto alle mie mail, né mi hanno più dato alcuna
notizia. Insomma, silenzio totale e il mio romanzo non è mai stato
pubblicato. Lo trovo alquanto scorretto e non so bene ora come
muovermi. Premetto che il tutto (dialogo, mail, contratto, botta e
risposta) è ben certificato e mandato via PEC. Vi chiedo gentilmente
se avete un consiglio da darmi o un'opinione, o se pur non essendoci
una data preventivata per la pubblicazione c'è un massimo oltre il
quale il contratto diventa nullo perché insoluto.
Cordiali saluti
Gentile autrice,
per
rispondere a questa tua ultima domanda, il termine massimo previsto
dalla Legge sul Diritto d'Autore (n.633/1941) entro il quale l'editore deve procedere
alla pubblicazione (che lo espliciti o no sul contratto) è di 2 anni
decorrenti dall'effettiva consegna all'editore dell'esemplare corretto e
definitivo dell'opera (Art. 127), inoltre, come recita l'Art. 128, se
l'editore "non fa pubblicare o riprodurre l'opera nel termine concordato
[...] l'autore ha diritto di domandare la risoluzione del contratto".
Ritengo
tuttavia, a giudicare dalle comunicazioni
intervenute, che tu non debba aspettare il trascorrere dei due anni, e
che grazie alle email che hai conservato puoi ritenerti svincolata da
qualunque impegno con
questo editore. Quello che potrebbe far dubitare è la loro espressione
"il
contratto è SOSPESO", cioè non RISOLTO o RESCISSO, che non
avrebbero lasciato dubbi.
La loro dichiarazione cioè, da una
parte ti svincola, perché è evidente (e qualunque giudice dotato di
un minimo di buonsenso lo considererebbe) che non intendono più
pubblicare il tuo libro perché non sei disposta a pagare, dall'altra
la dichiarazione è ambigua, cosa intendono con "sospeso"?
Che a un certo punto sarà "ripreso"? Non esiste tale
formulazione né è prevista una simile possibilità nel Codice di Procedura
Civile in materia di contratti, che invece contempla diversi articoli assolutamente a tuo favore:
Art. 1362 - Nell'interpretare il contratto si deve indagare quale sia stata la comune intenzione delle parti e non limitarsi al senso letterale delle parole. Per determinare la comune intenzione delle parti, si deve valutare il loro comportamento complessivo anche posteriore alla conclusione del contratto.
Art. 1375 - Il contratto deve essere eseguito secondo buona fede.
Art. 1439 - Dolo. Il dolo è causa di annullamento del contratto quando i raggiri usati da uno dei contraenti sono stati tali che, senza di essi, l'altra parte non avrebbe contrattato.
Quindi direi che avendo salvato tutte le email e disponendo di tutte le prove a tuo favore, puoi stare assolutamente tranquilla, i diritti del testo sono tuoi, il contratto non è più valido.
Art. 1362 - Nell'interpretare il contratto si deve indagare quale sia stata la comune intenzione delle parti e non limitarsi al senso letterale delle parole. Per determinare la comune intenzione delle parti, si deve valutare il loro comportamento complessivo anche posteriore alla conclusione del contratto.
Art. 1375 - Il contratto deve essere eseguito secondo buona fede.
Art. 1439 - Dolo. Il dolo è causa di annullamento del contratto quando i raggiri usati da uno dei contraenti sono stati tali che, senza di essi, l'altra parte non avrebbe contrattato.
Quindi direi che avendo salvato tutte le email e disponendo di tutte le prove a tuo favore, puoi stare assolutamente tranquilla, i diritti del testo sono tuoi, il contratto non è più valido.
Ora, la peggiore delle ipotesi qual è? Che,
se pubblichi il tuo libro con un altro editore e diventa un
caso letterario, questo pseudo-editore potrebbe sentire l'odore
del denaro provare a farti causa per danni dicendo che avevi un
contratto precedente con lui (nel caso di una pubblicazione normale e
non di un caso editoriale dubito che questo pseudo-editore paghi un
avvocato per un risarcimento di pochi euro che molto difficilmente otterrebbe). In questo caso
comunque, che è il peggiore solo perché ti costringerebbe a pagare
un avvocato per difenderti, hai tutte le ragioni e le prove
per dimostrare che non hanno niente a che pretendere perché sei
l'unica proprietaria dei diritti esclusivi dell'opera, quindi stai
assolutamente tranquilla e sentiti libera di fare del tuo libro
quello che vuoi.
Concludo
ribadendo, per chi ci legge, una questione cruciale: un editore è un
imprenditore che investe il proprio denaro sull'autore che in cambio
cede all'editore i diritti di pubblicazione dell'opera per tot anni (come previsto dalla legge sul Diritto d'autore, n.633/1941, Art. 118). Un
editore che non sia in grado di sobbarcarsi i costi dell'impresa, invece
di pietire soldi agli autori con sistemi meschini come quello di cui
sopra, dovrebbe sempliemente rinunciare a fare l'editore, e
investire il proprio denaro in attività che è in grado di sostenere,
come aprire un'onesta agenzia che fornisce servizi letterari a pagamento
ma non si fa cedere dagli autori i diritti di pubblicazione e
commercializzazione delle loro opere.
Carolina Cutolo
Con un sentito ringraziamento all'autrice che ci ha dato il consenso di pubblicare la sua lettera.