venerdì 18 novembre 2011

Condividere una causa

Alcuni scrittori/scrittrici ci hanno scritto che non sentono l’esigenza di sostenere la nostra causa perché la loro esperienza con gli editori è positiva, i loro contratti sono buoni, non presentano lati oscuri.

Altri ritengono che sia necessario parlare di certi argomenti, ma non di aderire poiché non vogliono che l'appoggio a questa causa venga scambiato come un attacco o una critica alla propria casa editrice.

Quando combattiamo la precarietà e l’utilizzo di certe forme contrattuali nel mondo del lavoro significa che tutti i contratti di lavoro sono da buttare? Significa che tutti i datori di lavoro non sono corretti? Se ci sono datori di lavoro corretti fa piacere ed è bene saperlo: costoro non sono chiamati in causa, e ben vengano testimonianze di esempi virtuosi e onesti.


Si chiamano in causa coloro che non perseguono comportamenti etici.

Ricordiamoci che possiamo “sposare cause” anche se non ci sentiamo le vittime direttamente interessate: così come i lavoratori con contratto a tempo indeterminato sostengono le battaglie di chi quei diritti non li ha, così come coloro che possiedono una casa sostengono battaglie a favore di chi una casa non la possiede, così come molti italiani sostengono battaglie a fianco di tanti immigrati.

In questi tempi bui, il paragone, probabilmente, calza poco, ma lo facciamo lo stesso: un tempo ci si tesserava al sindacato solo se la propria azienda era scorretta e approfittatrice? O lo si faceva per seguire un ideale di difesa, per prevenire ingiustizie, per socializzare problemi e soluzioni? Se ci chiedono di sostenere la pace, rispondiamo che non ci interessa perché nel nostro paese non c’è la guerra?

Condividere una causa non significa che la stiamo subendo, significa che la condividiamo, che ce ne sentiamo parte, che possiamo dare un contributo, che possiamo fornire la nostra testimonianza, che sia positiva o negativa, per contribuire a migliorare le cose.

Chi vuole manifestare la propria presenza e la propria solidarietà al progetto Scrittori in Causa può scrivere un'email a scrittorincausa@gmail.com dichiarando la propria adesione, il suo nome sarà aggiunto immediatamente a quello degli altri aderenti. Ogni singolo nome è importante! Grazie!