L'incartauova, di Simona Baldanzi
Pubblicato su l'Unità Toscana il 7 aprile 2012
Pubblicato su l'Unità Toscana il 7 aprile 2012
Il festival dell’inedito non s’ha da fare. Dopo il ritiro di partner come Siae, Mondadori, Rizzoli, Tuttolibri, Radio Rai Tre e alcuni scrittori giurati, l’assessore Cristina Giachi, scrive agli organizzatori per ritirare il patrocinio del comune di Firenze. L’organizzatore Acciari, ha deciso di sospendere il festival. Cosa è successo? È stato delegittimato dal dibattito del web, dal blog di Scrittori in Causa, dalla lettera di scrittori fiorentini estesa e sostenuta da molti scrittori di tutto il paese. L'obiettivo non dichiarato di questo festival era fare cassa sui sogni e le aspirazioni di chi scrive visto che si chiedeva un totale di oltre 600 euro per poter partecipare “all’ascolto reciproco” fra addetti ai lavori e “scrittori sommersi”. Ma ora che s’è ottenuto l’annullamento del festival cosa altro voglio dire? Questo scontro ha messo in luce un’inedita fiducia a catena priva di fondamento. Il comune ci sta, se ci sta anche l’altro partner di prestigio, lo scrittore ci sta se c’è anche quella casa editrice o quel media importante. Ma qualcuno dei partecipanti si era posto il problema di leggere il regolamento? Chi si propone come soggetto culturale, può permettersi di firmare in bianco? Noi di Scrittori in Causa lo denunciamo sul blog da quasi due anni. Fare attenzione alle clausole, ai contratti e combattere le cattive abitudini editoriali è fare cultura. E leggere è sempre una buona abitudine generale oltre al primo consiglio per ogni scrittore, esordiente o meno.