L'esordiente è sicuramente il soggetto-autore più a rischio. Come una persona alla sua prima esperienza di lavoro, che è disposta ad accettare di tutto pur di lavorare, lo scrittore esordiente è disposto ad accettare di tutto pur di essere pubblicato. Capita spesso che case editrici a pagamento fiutino l’affare e propongano contratti di pubblicazione dove chi paga è l’autore. Non vuol dire che qualcuno creda nella tua opera: se paghi, pubblicano qualsiasi cosa. Oppure capita, non meno spesso, che a proporre contratti siano case editrici che non curano il lavoro dell’autore. In questo caso a pagare non è l’autore ma, di fatto, ne paga le conseguenze: mal seguito in fase di editing, mal promosso in fase promozionale, l’autore rischia di bruciarsi l’esordio.
All’autore esordiente consigliamo vivamente di evitare sempre di pubblicare con le case editrici a pagamento, anche quando il pagamento richiesto dall'editore venga proposto nella forma ancora più subdola dell'impegno contrattuale per l'autore di acquistare un certo numero di copie.
All’autore esordiente consigliamo vivamente di evitare sempre di pubblicare con le case editrici a pagamento, anche quando il pagamento richiesto dall'editore venga proposto nella forma ancora più subdola dell'impegno contrattuale per l'autore di acquistare un certo numero di copie.
La legge di Darwin nella scrittura è dura, ma non bisogna scoraggiarsi. La cosa fondamentale da non dimenticare mai è lo scopo per cui si scrive: imparare a scrivere meglio ed essere letti, non vedere il proprio nome su una copertina e aspirare al "titolo" di scrittore.
Consigliamo perciò di seleziona le case editrici a cui mandare i propri testi, e di farlo solo dopo un attento e accurato studio del tipo di pubblicazioni e collane che promuovono. Non ultimo, chiaramente, non inviare testi sciatti, ma cogliere l'occasione, prima di ogni nuovo invio, per procedere a una nuova e attenta revisione dei propri testi.
Il giorno in cui, finalmente, ci si troverà nella condizione di firmare un contratto di edizione vero e proprio, bisogna prendere tempo per leggerlo e informarsi. È un contratto che condizionerà irreversibilmente il futuro dell'autore e dell'opera. Per questo è assolutamente fondamentale leggere e comprendere bene ogni aspetto e clausola del testo prima di firmarlo, e non aver mai timore di "disturbare" o indispettire l'editore. Anche questo è un termometro importante: la trattativa sul contratto è una prassi normale tra due professionisti che contraggono un accordo di lavoro, l'editore che si mostrasse infastidito dalle richieste di modifica di un autore tradisce già la sua incompetenza e cialtroneria.
Se invece hai già esordito con un editore che si è rilevato inaffidabile o con un editore a pagamento di cui, nonostante tu abbia addirittura pagato, non ti ritieni soddisfatto, raccontaci come è andata, aiuterà altre persone ad evitare di incappare negli stessi tranelli.
Il giorno in cui, finalmente, ci si troverà nella condizione di firmare un contratto di edizione vero e proprio, bisogna prendere tempo per leggerlo e informarsi. È un contratto che condizionerà irreversibilmente il futuro dell'autore e dell'opera. Per questo è assolutamente fondamentale leggere e comprendere bene ogni aspetto e clausola del testo prima di firmarlo, e non aver mai timore di "disturbare" o indispettire l'editore. Anche questo è un termometro importante: la trattativa sul contratto è una prassi normale tra due professionisti che contraggono un accordo di lavoro, l'editore che si mostrasse infastidito dalle richieste di modifica di un autore tradisce già la sua incompetenza e cialtroneria.
Se invece hai già esordito con un editore che si è rilevato inaffidabile o con un editore a pagamento di cui, nonostante tu abbia addirittura pagato, non ti ritieni soddisfatto, raccontaci come è andata, aiuterà altre persone ad evitare di incappare negli stessi tranelli.