Una volta, per tutelare la proprietà di una propria opera ed evitare di pagare il riconoscimento ufficiale della SIAE, si ricorreva allo stratagemma di spedire a se stessi per posta (in busta chiusa) un nastro contenente musica o un manoscritto e si conservavano sigillati, nell'eventualità di aprire in seguito il pacco davanti a un notaio (facevano fede il timbro postale e l'integrità della confezione) in caso si fosse presentata la necessità di dimostrare la paternità dell'opera di fronte a un plagio della stessa.
Oggi invece esiste il progetto Patamu, che permette di tutelare le opere di ingegno attraverso "una marcatura temporale, un procedimento informatico con valore legale utilizzabile per dimostrare la paternità di un'opera. [...] E' possibile uploadare sul sito il file .zip contenente l'opera di ingegno e la dichiarazione di paternità dell'opera, e scaricare dal sito la relativa marca temporale in pochi istanti".
Il servizio è gratuito e contempla anche la possibilità della licenza Creative Commons.
Dunque, prima di inviare alle case editrici il vostro manoscritto inedito, se volete registrare gratuitamente la proprietà del testo e proteggervi da un eventuale plagio, andate ad informarvi sul sito di Patamu.